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Al via la 5^ edizione della Cagliari Open Data Day

Dal 3 al 5 marzo al Lazzaretto di via Dei Navigatori, al Search e in streaming per valorizzare il patrimonio informativo pubblico. L'assessora Claudia Medda : “Promuove lo sviluppo della città”.
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  • 27 febbraio 2017
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Tra gli aspetti connessi all'Agenda Digitale - promossa dal Governo per sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie e della comunicazione per favorire l'innovazione, la crescita economica e la competitività – quello degli open data è tra quelli su cui convergono grandi aspettative sia degli esperti, di buona parte dei cittadini. I “dati aperti” sono infatti liberamente accessibili a tutti, privi di restrizioni legate a diritti e copyright.

Applicabile ad ogni tipo di database, il concetto di “apertura” assume perciò particolare rilevanza quando si parla di dati prodotti e utilizzati dalle PA, pubbliche amministrazioni. In questo caso i dati diventano un mezzo essenziale per percorrere la strada del rinnovamento della cosa pubblica, coinvolgendo tutti i soggetti della società, a partire proprio dalle stesse PA.

“La sezione del portale istituzionale del Comune di Cagliari dedicata agli open data e open service, è dotata di interfacce applicative che consentono lo sviluppo di applicazioni software da parte di chiunque”, ha detto Caudia Medda, assessora all'Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano. E con il recente aggiornamento della sezione non solo i già numerosi dataset, sono diventati maggiori e di più immediata lettura. Si può per esempio trovare il monitoraggio giornaliero della qualità dell'aria, gli incidenti stradali avvenuti nel territorio comunale, i veicoli rimossi dalla Polizia Locale per intralcio alla circolazione, o quelli sulle segnalazioni e sugli interventi effettuati (con indicazioni del tipo di violazione, luogo, data e ora), i dati definitivi del quindicesimo Censimento della popolazione e delle abitazioni, e quelli del nono Censimento dell’Industria e dei Servizi, i dati rappresentati nell'Atlante demografico di Cagliari.

“Oltre alla possibilità di scaricare i dati aperti – ha ricordato la rappresentante della Giunta Zedda – il Comune si distingue per la pubblicazione dei dati dinamici che provengono dai propri database, esponendo le interfacce pubbliche (API = Application Program Interface) che permettono di interrogare ed ottenere molteplici informazioni in tempo reale. Si tratta della sezione Open Service dedicata a chi liberamente vuole sviluppare le proprie applicazioni utilizzando ad esempio i dati relativi ai risultati elettorali che vengono erogati contestualmente allo scrutinio, oppure i dati real-time provenienti dai circa 80 sensori di monitoraggio del traffico”.

Sulla base di questi principi Cagliari “apre” a giuristi telematici, rappresentanti delle istituzioni, sviluppatori digitali, ricercatori e, tra gli altri, esperiti di comunicazione. Dal 3 al 5 marzo torna in città l'Open Data Day. Giunta alla sua 5^ edizione, la tre giorni di conferenze e tavole rotonde dall'emblematico titolo “Muoviamo i dati”, servirà per fare il punto e promuovere la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico.

Venerdì 3, è previsto anche l'immancabile appuntamento con l'Hackathon in cui gli studenti delle dell’Itis Scano di Cagliari, del liceo Michelangelo, del Convitto nazionale e del Liceo Scientifico Fermi e del Tecnico Commerciale Satta di Nuoro, suddivisi per gruppi e seguiti dagli esperti con l’obiettivo di realizzare un prototipo di progetto da presentare al pubblico l’indomani, in occasione della Giornata internazionale dei dati aperti.

Promosso dal Comune di Cagliari, organizzato dal Circolo dei Giuristi telematici, dalla startup Need for nerd, da Hb/Spok con la collaborazione della Regione e il supporto del Crs4, l'evento si è presentato stamattina a Palazzo Baccaredda. Oltre al all'assessora Medda, che ha fatto gli onori di casa, erano presenti: Antonello Pellegrino (Assessorato agli Affari generali della Regione), Riccardo Castrignano e Piero Orofino (Servizi informatici Comune di Cagliari), Giovanni Gallus e Francesco Paolo Micozzi (Circolo dei Giuristi telematici) e i rappresentanti della Need for nerd.

Abbracciare questa filosofia vuol dire aprirsi alla partecipazione, alla trasparenza e alla collaborazione, ma vuol dire anche “promuove lo sviluppo della città”, ha concluso l'assessora Medda.

Il programma dettagliato della manifestazione è consultabile attraverso il link più sotto indicato.